28_06_2012 | AEROPORTO FELLINI, MASINI IN COMMISSIONE BILANCIO PER LA RICAPITALIZZARE

Venerdì, 29 Giugno 2012

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AEROPORTO FELLINI, MASINI IN COMMISSIONE BILANCIO PER LA RICAPITALIZZARE


Presentato ieri in commissione il bilancio 2011 dell’aeroporto Fellini di Rimini. Ammonta a 35,5 milioni il debito. E’ dovuto anche ai passivi degli scorsi anni, ma soprattutto agli investimenti messi in campo sia in direzione di far lievitare il numero dei passeggeri sia nei miglioramenti strutturali. E così, dunque, che l’aeroporto Fellini di Rimini pur di fronte a “una gestione in attivo con 1,126 milioni” dice il presidente di Aeradria, Massimo Masini, ha da dare i conti con i 13milioni di debiti verso le banche e con i 15 dovuti ai fornitori (due dei quali per riprenderli si sono già rivolti al tribunale) e soprattutto con i 27 milioni di euro di cui ha bisogno, esattamente cone un anno fa: 6 previsti nel 2011 dall’aumento di capitale 21 attesi dalle banche (verso cui Masini si dimostra ancora molto fiducioso). E’ da questo che è dipesa la necessità il 6 giugno scorso di deliberare verso un ulteriore aumento di capitale di 7 milioni di euro e anche di ridurre gli investimenti per il periodo dal 2012 al 2015 da 12 a 8 milioni.


Eppure Masini è fiducioso. “Vedrete – dice in commissione ai consiglieri – se oggi ancora non lo siamo, presto saremo classificati come aeroporto primario (cioè, tra l’altro, salvi dal taglio degli scali in previsione del nuovo piano nazionale degli aeroporti, in elaborazione dal ministro Passera, ndr). Perché – spiega – in regione, accanto a un aeroporto straordinario che è Bologna c’è necessità di un primario e toccherà proprio a Rimini”. Da dove derivi tutto questo ottimismo Masini lo spiega: i passeggeri passati dai 200mila del 2005 al milione sfiorato lo scorso anno, l'indotto sul territorio che nel 2010 è stimato in 500milioni di euro, il fatto che adesso con il Ridolfi di Forlì in liquidazione la concorrenza per il Fellini in Romagna scarseggia. Fellini che sta registrando l’interesse di privati, fatto non usuale in altre situazioni, dice il presidente, come di mostra il bando deserto per il Ridolfi.


Meno ottimisti i commissari, fatta eccezione per Mattia Morolli ed Enrico Piccari (Pd). Qualcuno chiede chiarimenti sul termine del mandato di Masini. “Il mio mandato – ha risposto il presidente – scadrà con l'approvazione del bilancio 2012. Se i soci dovessero chiedermi le dimissioni un minuto dopo quella data io non avrei alcun problema a darle”.


I più critici verso il nuovo aumento di capitale restano i grillini pur ritenendo importante lo scalo per il territorio. Ruolo strategico rimarcato anche dal gruppo dei consiglieri del Pdl. Per tutti è evidente che prima di mettere mano al portafogli bisogna fare luce su una questione: sarà questa l’ultima ricapitalizzazione? O il Fellini continuerà a essere un pozzo senza fondo? “Un’idrovora che succhia soldi”, la definizione di Fabio Pazzaglia di Sel. “E’ possibile che in un periodo in cui i comuni devono subire tagli un po’ dappertutto noi non possiamo permetterci di non procedere con questa ricapitalizzazione?”, dice anche Pazzaglia. E’ Gioenzo Renzi (Pdl) a far notare come di fronte a un aumento di capitale di 6 milioni nel 2011 il patrimonio sia cresciuto solo della metà (3 milioni). Mentre sempre dai banchi del Pdl, Gennaro Mauro ci terrebbe a sapere se con quelli inseriti nel bilancio presentato oggi da Masini "gli investimenti sono terminati oppure no?".